cos Israele identifica ogni giorno i palestinesi
Israele fa massiccio uso di tecnologie per il riconoscimento biometrico facciale basato sull’intelligenza artificiale per identificare la popolazione palestinese a Gaza. A rivelarlo sono alcuni funzionari dell’intelligence che, per ovvi motivi, hanno chiesto di rimanere anonimi.
La tecnologia impiegata dalla fine dello scorso anno è quella di Corsight, società di Tel Aviv leader del settore, tramite cui viene fatto uso dell’AI per individuare i volti delle persone tra la folla e risalire alla loro identità. In alcuni casi viene sfruttata anche l’app Google Foto* per incrociare i dati provenienti dalle telecamere e dai droni. Come riporta The New York Times,
[…] questo sforzo espansivo e sperimentale viene utilizzato per condurre una sorveglianza di massa, raccogliendo e catalogando i volti dei palestinesi a loro insaputa o senza il loro consenso.
*: Google si è dichiarata estranea alla vicenda, spiegando che l’app Foto è un prodotto di consumo gratuito che non fornisce identità a persone sconosciute nelle fotografie.
Il sistema di riconoscimento facciale era stato inizialmente adottato dall’esercito e dalla divisione di cyber-intelligence Unit 8200 per cercare gli israeliani presi in ostaggio da Hamas durante l’attacco del 7 ottobre, ora viene utilizzato regolarmente per scovare i combattenti di Hamas nonostante i dubbi sulla sua precisione. Molti civili innocenti, ad esempio, sono stati erroneamente contrassegnati come militanti di Hamas ricercati dalle forze dell’ordine.
DUBBI E CERTEZZE
“Una disumanizzazione dei palestinesi“, dice Amnesty International, che da anni si batte contro questa tecnologia. Nel 2021 la stessa organizzazione non profit aveva denunciato l’uso del riconoscimento facciale con AI in Cisgiordania – Blue Wolf – per l’identificazione dei palestinesi. Garantisce maggiore sicurezza, spiega il governo locale, viola i diritti umani, ribatte chi è contrario.
Dal canto suo, l’esercito israeliano ritiene che la tecnologia adottata sia necessaria per svolgere “le necessarie operazioni di sicurezza e intelligence, compiendo sforzi significativi per ridurre al minimo i danni alla popolazione non coinvolta“.
Credits immagine d’apertura: Pixabay
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